Aprire una struttura sanitaria privata e pubblica per la Lombardia

Esistono percorsi specifici per poter aprire una struttura sanitaria pubblica o privata all’interno delle Regione Lombardia, sia essa un ambulatorio o un poliambulatorio.

Prima di tuto, cosa si intende a livello tecnico per ambulatorio e poliambulatorio. Si definiscono ambulatori quelle strutture nelle quali si praticano attività diagnostiche o terapeutiche di particolare complessità invasive e semi-invasive in anestesia topica, locale, loco regionale.

Ambulatori sono anche quelle specifiche strutture nelle quali vi sia utilizzo di apparecchiature elettromedicali che comportano rischi per la salute del paziente. 

Tra le apparecchiature elettromedicali di una struttura sanitaria si annoverano: 

  1. apparecchiature radiologiche o con sorgenti radioattive;
  2. laser (classi 3R, 3B e 4, ai sensi della norma CEI EN 60825‐1).

Si parla di ambulatorio anche per strutture con procedure diagnostiche o terapeutiche complesse e/o rischiose, identificabili come:

  1. procedure che prevedano l’intervento contemporaneo di più operatori o endoscopie;
  2. utilizzo di metodiche invasive o semi-invasive, ad esclusione di procedure semplici, quali quelle già indicate per i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta previste nei rispettivi nomenclatori tariffari delle prestazioni aggiuntive (vedi tabella 1).

Ambulatorio è anche quella struttura in cui vengono svolte attività esclusivamente o prevalentemente di diagnostica strumentale. Inoltre rivestono lo status di ambulatorio:

  1. le strutture sanitarie che fanno capo a società;
  2. le strutture sanitarie in cui prevale l’aspetto organizzativo sul semplice atto professionale.

Chi rilascia l’autorizzazione per aprire un ambulatorio in Lombardia

L’art. 15 comma 1 della legge regionale 23/2015 stabilisce che l’autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria è rilasciata dalla ATS ed è richiesta solo per le Strutture sanitarie di ricovero e cura, i centri di procreazione medicalmente assistita e per la residenzialità psichiatrica.

Tutte le altre Strutture sanitarie devono presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività alla ATS. Sono pertanto soggette a SCIA le strutture ambulatoriali ed odontoiatriche definite come Attività Odontoiatriche Mono-specialistiche (AOM). La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) deve essere presentata anche nei casi di ampliamento e di trasformazione.

Per Ampliamento si deve intendere l’attivazione (aggiunta) di funzioni sanitarie precedentemente non svolte (es: nuova specialità). Le AOM non possono presentare istanze di ampliamento.

Per Trasformazione si intende la modifica delle funzioni sanitarie già autorizzate (es. da specialistica ambulatoriale a diagnostica per immagini) o il cambio d’uso di edifici o di parti di essi (con o senza interventi edili), destinati a ospitare nuove funzioni sanitarie (es. acquisizione di nuovi locali precedentemente non adibiti ad attività ambulatoriale).

Non configura invece una trasformazione il caso in cui vengano apportate modifiche alla destinazione d’uso dei locali precedentemente utilizzati per scopi sanitari. In quest’ultimo caso dovrà essere inviata una comunicazione con presentazione di planimetrie aggiornate allo stato di fatto e dovranno essere aggiornate le certificazioni di conformità.

Accreditamento per aprire un ambulatorio

L’accreditamento delle strutture sanitarie in Regione Lombardia costituisce un passo fondamentale verso il miglioramento della qualità dell’assistenza e di qualificazione degli interventi sanitari erogabili a carico del SSN. Il processo garantisce un livello di sicurezza e di tutela del cittadino attraverso la verifica dei requisiti già previsti dal sistema autorizzativo (D.P.R. 14/1/97 e s.m.i.) e di ulteriori standard di qualità, coerenti con le scelte regionali, il cui possesso certificato è condizione irrinunciabile per le strutture che vogliono erogare prestazioni nei diversi livelli di assistenza.

La compilazione delle istanze, deve essere effettuata online utilizzando il nuovo Sistema di autorizzazione e accreditamento delle Strutture Sanitarie (ASAN). Alla ATS competente per territorio pertanto andrà consegnata esclusivamente l’istanza cartacea (il supporto informatico viene sostituito dalla compilazione on-line).