Attività con impiego di materiali contenenti radionuclidi naturali

ATTENZIONE – Scadenza 30 giugno 2022!!!

Le attività che comportano:

a) l’uso o lo stoccaggio di materiali che contengono radionuclidi di origine naturale

b) la produzione di residui o di effluenti che contengono radionuclidi di origine naturale

entro il 30 giugno 2022 o dall’inizio della pratica, provvedono alla misurazione della concentrazione di attività sui materiali presenti nel ciclo produttivo e sui residui derivanti dall’attività lavorativa stessa. Le attività soggette sono riportate nella tabella sottostante:

TABELLA II-1

Settori industrialiClassi o tipi di pratiche
Centrali elettriche a carbonemanutenzione di caldaie
Estrazione di minerali diversi dal minerale di uranioestrazione di granitoidi, quali graniti, sienite e ortogneiss, porfidi, tufo, pozzolana, lava, basalto
Industria dello zircone e dello zirconioLavorazione delle sabbie zirconifere produzione di refrattari, ceramiche, piastrelleproduzione di ossido di zirconio e zirconio metallico
Lavorazione di minerali e produzione primaria di ferroEstrazione di terre rare da monazite; estrazione di stagno;estrazione di piombo estrazione di rameestrazione di ferroniobio da pirocloro;estrazione di alluminio da bauxite; lavorazione del minerale niobite-tantaliteutilizzo del cloruro di potassio come additivo nella estrazione dei metalli tramite fusione
Lavorazioni di minerali fosfatici e potassiciproduzione di fosforo con processo termico; produzione di acido fosforico;produzione e commercio all’ingrosso di fertilizzanti fosfatici e potassiciproduzione e commercio all’ingrosso di cloruro di potassio
Produzione del pigmento TiO2gestione e manutenzione degli impianti di produzione del pigmento biossido di titanio
Produzione di cementomanutenzione di forni per la produzione di clinker
Produzione di composti di torio e fabbricazione di prodotti contenenti torioproduzione di composti di torio e fabbricazione, gestione e conservazione di prodotti contenenti torio, con riferimento aelettrodi per saldatura con torio, componenti ottici contenenti torio, reticelle per lampade a gas
Produzione di energia geotermicaimpianti di alta e media entalpia, con particolare riguardo alla manutenzione dell’impianto
Produzione di gas e petrolioestrazione e raffinazione di petrolio ed estrazione di gas, con particolare riguardo alla presenza e rimozione di fanghi e incrostazioni in tubazioni e contenitori
Impianti per la filtrazione delle acque di faldagestione e manutenzione dell’impianto
Cartieremanutenzione delle tubazioni
Lavorazioni di taglio e sabbiaturaimpianti che utilizzano sabbie o minerali abrasivi

Le misure devono essere eseguite attraverso organismi riconosciuti; se i risultati indicheranno che i valori di concentrazione di isotopi radioattivi sono inferiori ai valori tabulati nella norma stessa, questi potranno continuare ad essere usati – prevedendo la ripetizione delle misure con cadenza triennale e comunque nel caso di significative variazioni del ciclo produttivo o delle caratteristiche radiologiche delle materie in ingresso. I risultati delle misurazioni devono essere conservati per un periodo di sei anni.

Nel caso i valori siano superati, è necessario dare incarico ad un Esperto di Radioprotezione per eseguire valutazioni dosimetriche e per la gestione dei diversi casi che si possono presentare a fronte di una tale valutazione. Nel caso peggiore, l’attività diventerà una pratica radiologica e come tale dovrà essere notificata agli Organi di Vigilanza preposti, oltre a necessitare di una speciale gestione, sempre con un incarico ad un Esperto di Radioprotezione.

In questo ultimo caso, l’allontanamento di residui e di materiali in generale, dovrà essere valutato e autorizzato, e non potrà essere né smaltito in ambiente, né nelle normali discariche, né potrà essere in qualunque modo diluito.

Criticità:

Quali sono i criteri di campionamento? Quando si deve ritenere che le variazioni del ciclo produttivo siano significative, in modo tale da richiedere una ripetizione delle misure? E quando sono da considerarsi variate le caratteristiche radiologiche dei materiali? (Il dubbio riguarda il fatto che, potenzialmente, ogni lotto di materia potrebbe avere caratteristiche isotopiche diverse, se non differentemente specificato dal fornitore).

Suggerimento:

Così come per rumore e vibrazioni, piuttosto che per lo stress lavoro correlato o diverse altre valutazioni, anche per questa valutazione il Datore di Lavoro sarebbe opportuno si affidasse ad un Esperto (di Radioprotezione) pur la norma contempli la possibilità che il DdL esegua la prima valutazione in autonomia, dovendosi comunque servire di organismi riconosciuti (in pratica laboratori accreditati) Questo tipo di professionisti vi sapranno condurre attraverso i tecnicismi e le difficoltà della materia.

Ce.Mi.Rad. srl si offre per accompagnare le aziende in questo tortuoso percorso.